La strana storia della motovedetta e del barchino

Naturalmente per il governo è un episodio che rende “indispensabile un intervento in Libia”. Ma cosa è successo veramente oggi in mare “a circa 50 miglia da Tripoli”? In attesa dei “rapporti ufficiali” rassegnamoci a leggere quanto oggi riportato dal’ANSA. Dunque: quattro uomini armati di kalashnikov su un barchino hanno minacciato una motovedetta della Guardia Costiera italiana che stava soccorrendo un’imbarcazione con migranti a bordo. E perché? Per riprendersi l’imbarcazione. 

E per riprendersi una carretta del mare minacciano con kalashnikov l’equipaggio di una motovedetta? Si, perché  – ci viene detto – l’equipaggio italiano e la motovedetta della Guardia costiera non erano armati Abbiamo i nostri dubbi su questa ultima affermazione. Ma, poi, non erano armati neanche i natanti e gli aerei che, verosimilmente, sono stati subito allertati per intercettare il barchino e la carretta del mare? Avevano cinquanta miglia da fare per raggiungere la Libia, possibile che nessuno degli aerei e natanti militari che pattugliano sia riuscito a vederli e a bloccarli?

Sarebbe il caso che qualcuno si ponesse queste domande. Anche per fare chiarezza su questo casus belli. Della nuova guerra alla Libia.

Francesco Santoianni

 

Un pensiero riguardo “La strana storia della motovedetta e del barchino

  • 25 febbraio 2015 in 16:55
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    Quella dell’ANSA,a mio parere o é una gigantesca bufala oppure disinformazione voluta e continuata.
    Questo per un semplice motivo,infatti le motovedette della cd Guardia Costiera(in realtà in Italia ancora denominata come corpo della Capitaneria di porto)essendo parte della Marina Militare,e non un corpo separato come ad esempio negli USA,ma anche la USCG Statunitense,essendo un corpo paramilitare federale é consistentemente armato,perfino con missili e cannoni di grosso calibro.
    Pertanto come dicevo prima le nostre motovedette che sono navi da guerra a tutti gli effetti,sono non soltanto armate con mitragliere o cannoni automatici,almeno quelle da un certo dislocamento in su(generalmente da 10 Tonnellate in poi)ma come tutte le navi militari,nessuna esclusa,possiedono a bordo una cd”Santa Barbara”dove sono contenute oltre alle munizioni delle armi di bordo,se ne sono dotate permanentemente,anche parecchie armi leggere ed individuali,in numero consistente ad armare almeno il 50% od anche più dell’equipaggio che le governa.
    un saluto
    Alexfaro

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