Charlie Hebdo, Grillo e la Lega

Continua, implacabile, la gara tra Grillo e la Lega per accaparrarsi un elettorato reso, finora, sempre più xenofobo  dalle stucchevoli “campagne contro il razzismo”: un’Arma di Distrazione di Massa che ha già sbaragliato la sinistra antagonista. Ora, dopo la strage al Charlie Hebdo, la corsa a chi le spara più grosse è diventata frenetica.

Sulle farneticazioni della Lega et similia c’è veramente poco da commentare considerando che oggi propone un non meglio precisabile “giro di vite” (perché il “buonismo di sinistra ha rotto i coglioni”) , e intensificare i bombardamenti in Medio Oriente.  Vale la pena, invece, di soffermarsi su Grillo che “contrattacca” ospitando il suo intellettuale di punta:  Aldo Giannuli.  Il quale, appurato che per un “fondamentalista” non fa alcuna differenza trovarsi davanti un reazionario della Lega Nord o un comunista, deduce che “Per loro siamo tutti nemici allo stesso modo, è bene prenderne atto e regolarsi di conseguenza.” Cioè? Cioè “imponendo una dichiarazione giurata (insisto: giurata) di osservanza della Costituzione del Paese in cui entra e di accettazione dei valori di libertà, di tolleranza religiosa, di laicità dello Stato, di eguaglianza fra i sessi, in mancanza della quale, il soggetto è respinto alla frontiera.” Che ministri e sottosegretari giurino anch’essi sulla Costituzione prima di continuare a rubare o che le nostre “frontiere” siano diventate un colabrodo (non certo per via del “lassismo” ma per una scelta strategica del liberismo) si direbbe non importi a Giannulli (che, tra l’altro, fa sua la bufala dei “…presidi imbecilli, che hanno accettato di smantellare il presepe, per accettare le rimostranze dei genitori dei ragazzi islamici”). Il quale ha pure altre soluzioni per risolvere il problema del fondamentalismo. Intanto, tutti i giornali europei dovrebbero pubblicare un’intera pagina con le vignette su Maometto tratte da “Charlie Hebdo” (almeno Calderoli si limitava a stamparsele sulla maglietta); poi “Sarebbe necessario “un immediato vertice europeo (…perché i fondamentalisti devono sapere che si troveranno) contro l’intera Europa sul piano culturale, politico, di polizia e, se necessario, militare.  A proposito… cosa stiamo aspettando a proposito del Califfato? Vogliamo sbrigarci?”

Sbrigarci a fare che? Ma glielo ha detto qualcuno a Giannuli che i “fondamentalisti” (inclusi quelli dell’ISIS che, ora che la NATO è arrivata in Siria e Iraq, sono significativamente scomparsi dalla scena) sono sul libro paga dell’Occidente? Che il Gruppo di Londra (del quale fa parte l’Italia) da tre anni sta armando i peggiori tagliagole pur di spodestare Assad, (così come è stato fatto per Gheddafi)? Che grazie alla privatizzazione-svendita dell’Alitalia siamo diventati soci di un Qatar che il terrorismo lo finanzia alla luce del sole? E che. per continuare a fare tutto questo, c’è bisogno di una opinione pubblica che – Goebbels insegna – si senta minacciata? E cosa c’è di meglio dell’omicidio di giornalisti come quelli di Charlie Hebdo “colpevoli” di ferire la religione islamica? Altro che “martiri della libertà” ai quali consacrare nuove guerre. Altro che “…nulla può far peggio delle ondate di isterismo anti islamico o di quelle opposte di pacifismo cretino” come farnetica Giannuli.

Ma Giannuli non si ferma qui: Dopo un accenno ad una possibile  false flag, prosegue: … “…a trarre giovamento da questa strage saranno in diversi, ad esempio il Front National che si appresta a fare vendemmia di voti, di conseguenza anche Putin che proprio sul Front National sta puntando per condizionare l’Europa sulla questione delle sanzioni…”.

Quindi mobilitarsi contro le sanzioni alla Russia e la guerra che Unione Europea e Nato (con mercenari e bande fasciste) stanno conducendo contro il Donbass significherebbe fare il gioco del commando terrorista di Parigi? È questo che intende Grillo? O è solo quello che intende Giannulli? Grillo, Cinque Stelle, Giannulli… ormai  è il gioco delle tre carte. Puro marketing elettorale nella speranza di pescare consensi in qualsiasi area politica. Sicuramente domani, sul blog di Grillo, uscirà fuori un editoriale  di qualche altro che affermerà l’esatto contrario di quanto affermato da Giannuli. Del resto, “non siamo né di destra né di sinistra”. Siamo “oltre”, sia di destra, sia di sinistra. Tanto se qualcuno nel Movimento Cinque Stelle  si indigna e denuncia che quello che avrebbe potuto essere un formidabile movimento di lotta, senza una qualsiasi linea politica,  si è ridotto ad essere una asfittica Chiesa, lo si potrà sempre infinocchiare con qualche gag su Renzi.

Francesco Santoianni

4 pensieri riguardo “Charlie Hebdo, Grillo e la Lega

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *