Grillo, Gaza e il “diritto di difesa”

palestinabrutosSu Facebook, oramai, è un incessante pigolio: “Ma dai, Francesco…. Non è vero che non stiamo dicendo nulla. Leggiti questo post dell’attivista Cinque Stelle di Petralia Sottana….”; “Guarda che la nostra pagina Facebook ospita anche l’articolo del filopalestinese…” “Dici menzogne per screditare il Movimento! La nostra posizione su Gaza è inequivocabile, dai una occhiata a questo comunicato” (un comunicato ignobile, ma su questo ci torneremo); …..

Sul vuoto ideologico, anzi la totale ignoranza, del Movimento Cinque Stelle sulla questione palestinese avevo già scritto un anno fa quando una missione parlamentare di deputati Cinque Stelle nei Territori Occupati si concluse nella messa all’indice di un deputato da parte di suoi colleghi timorosi di essere scambiati per “antisemiti”. Da allora, speravo le cose fossero cambiate. E anche per questo, di fronte all’attuale mattanza della popolazione di Gaza( stipata in un territorio dal quale non può scappare e assolutamente indifesa dalle bombe e missili che le cadono dal cielo, visto  che l’embargo israeliano da decenni non fa passare nemmeno il cemento che potrebbe fortificare i tetti) mi ero illuso che il Movimento Cinque Stelle presentasse – che so’-  un preciso ordine del giorno alle Camere che, tra l’altro, avrebbe stanato i non pochi nel PD e in SEL (e, forse in qualche altro partito) che  non digeriscono la linea ultrasionista di Renzi.  Invece, nulla. Così come è stato per l’Ucraina dove un lunghissimo silenzio (che mi aveva costretto a scrivere questoquesto,  questo e questo post), fu, alla fine, interrotto da un intervento in aula di una parlamentare Cinque Stelle, che ha fatto sghignazzare la stampa padronale per una marginale gaffe e che, forse pure per questo, non è stato più ripreso dai parlamentari Cinque Stelle.

E così, ieri, prendo il computer: butto giù un telegrafico post di sdegno e lo piazzo nella pagina del Movimento Cinque Stelle di Napoli. Delle reazioni vi ho già detto. Quei pochi che non mi hanno invitato a lasciare il Movimento Cinque Stelle si sono spesi in un davvero penoso discorso sul quale vale la pena di soffermarsi. E cioè: “Ma ti rendi conto che se il Movimento Cinque Stelle, condannasse Israele, rischierebbe di apparire di “sinistra”? Perderemmo, così il consenso dei tanti, di destra, che ci hanno votato. Meglio quindi, stare defilati sulla questione Palestina e su tante altre questioni.” Più o meno è questa la politica suicida del Movimento Cinque Stelle. Che porta gli attivisti Cinque Stelle a disertare  le tante manifestazioni di protesta che si stanno tenendo e al “comunicato” con il quale Grillo si illude di fronteggiare l’orrore che il massacro di Gaza sta suscitando tra tanti attivisti Cinque Stelle.

Un comunicato che mette sullo stesso piano la valanga di bombe e missili che stanno uccidendo centinaia di palestinesi  con i cosiddetti “razzi Kassan” (poco più di ordigni pirotecnici, alimentati da fertilizzante e che in quindici anni hanno ucciso 11 persone in quanto colpite alla testa). Un comunicato che mette sullo stesso i bengala dei palestinesi con le ultramoderne bombe e i missili israeliani; che mette sullo stesso piano carnefici e vittime. E che non spende una parola – una sola parola – sulla pulizia etnica condotta da Israele che in quaranta anni ha costretto milioni di palestinesi ad abbandonare la loro terra o a restare confinati in quel ghetto che è oggi Gaza. Nulla. Neanche una parola. Soltanto (oltre alla bizzarra  richiesta di “sospendere ogni commessa militare a Israele … fino a quando non ci sarà il cessate il fuoco ed un vero negoziato”) un farisaico invito a Renzi per “convincere il governo israeliano e le autorità palestinesi ad un cessate il fuoco”; insieme ad una davvero sbalorditiva considerazione:  “Se i razzi di Hamas sono da condannare, anche perché espongono a ritorsioni i civili nella striscia di Gaza, l’uso da parte d’Israele delle più moderne tecnologie e sistemi d’arma va ben oltre il diritto di difesa.” Il diritto di difesa?

Francesco Santoianni

www.francescosantoianni.it

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4 pensieri riguardo “Grillo, Gaza e il “diritto di difesa”

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